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lunedì 6 aprile 2009

L'Abruzzo ferito è sotto shock

La giornata del 6 aprile 2009, verrà ricordata per sempre dalla popolazione Aquilana e Abruzzese. Erano le 3.32 quando la terra ha tremato, facendo da sveglia anche a chi, come il sottoscritto dista oltre 100 km da L’Aquila. Mi sono subito attivato per fornire notizie sull’accaduto, infatti già alle 3,45 ho pubblicato un’articolo sull’entità del sisma. Le visite della giornata sono schizzate, ne abbiamo raggiunte quasi 600 anche da diverse nazioni estere ( Stati Uniti,Germania, Australia, Francia, Israele, Regno Unito, Belgio), cercando di tenere informati cittadini abruzzesi presenti anche all’estero. Le ultime notizie parlano di oltre 150 morti, con almeno 70.000 sfollati. Tutti i cittadini Abruzzesi si stanno stringendo attorno ai corregionali colpiti. Almeno abbiamo dimostrato un’unità, uno spirito di poterci rialzarci e ricominciare tutto da capo. Numerosi “terremotati” malgrado abbiano perso tutto, sono felici perché hanno salvato la loro vita e quella dei loro cari cosa che molti non hanno potuto salvare. Questa notte sarà ricordata forse come la più dura di tutta la storia della Regione Abruzzo, le temperature scenderanno e molti cittadini non hanno un tetto in cui passare la nottata. La mia convinzione, è che i cittadini Aquilani riusciranno a rialzarsi con l’aiuto di tutti, perché se questo non accadrà subito, il fallimento non sarà loro ma dell’intera Regione o meglio dell’intera Nazione.

Luca Di Sciascio

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