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lunedì 1 marzo 2010

IL CONSIGLIERE REGIONALE NICOLA ARGIRO' RISPONDE AL SINDACO DI SAN SALVO IN MERITO ALLA NUOVA LEGGE REGIONALE SUL COMMERCIO

Il consigliere regionale Nicola Argirò, in merito alla nuova legge regionale sul commercio, precisa che la nuova normativa è stata discussa nell’arco di otto mesi in sede di commissione attività produttive con l’audizione di tutte le associazioni di categoria, dei consumatori, e dei sindaci delle città più grandi d’Abruzzo, tra cui il sindaco di Chieti e quello di Città Sant’Angelo, entrambi del Pd, una fase molto ampia e assolutamente democratica, dove chiunque ha potuto contribuire con le proprie idee alla stesura della nuova normativa. La legge, infatti, è passata con il solo voto contrario di Rifondazione Comunista, mentre Pd e IDV si sono astenute, e in politica l’astensione vale come voto favorevole ed affermativo, tanto è vero che gli emendamenti presentati dall’opposizione sono stati accolti e recepiti nel nuovo testo normativo. La nuova legge, pertanto, non appartiene alla sola maggioranza bensì a tutte le forze politiche, e non è assolutamente passata sopra le teste dei sindaci come ha erroneamente affermato il sindaco di San Salvo. La nuova normativa è composta da trentadue articoli e di questi soltanto due sono oggetto di contestazione e polemica: quello riferito alle aperture nei giorni festivi e domenicali dei centri commerciali e la deroga alla costruzione di nuovi centri commerciali per le aree degradate e per le licenze già rilasciate. Mentre la vecchia normativa lasciava ai sindaci potere discrezionale di apertura soltanto per quattro giorni all’anno, oltre i quaranta stabiliti per legge, oggi i sindaci possono scegliere liberamente se far aprire o tenere chiusi i centri commerciali, in quanto, la legge delega ai comuni questa scelta, in modo assolutamente liberale. Nessuna preoccupazione, dunque, per il centro commerciale di piana Sant’Angelo di San Salvo, che potrà rimanere aperto in concomitanza di quelli situati appena fuori regione, sempre che il sindaco di San Salvo lo voglia autorizzare all’apertura. Il sindaco in questione ha evidentemente confuso il caso di Cepagatti e di Silvi Marina, che, prima della nuova normativa, erano costretti alla chiusura, per legge, durante tutte le domeniche dell’anno per via delle fiere che si svolgevano in concomitanza nel loro territorio, con la nuova normativa, si è messo fine ad una discriminazione, saranno infatti i sindaci a decidere l’apertura, vale anche per quello di San Salvo. In merito alla deroga per le licenze già rilasciate è evidente che un’opera già iniziata e quasi terminata non può essere bloccata a scapito dei lavoratori e degli investimenti precedentemente fatti, si tratta di buon senso. La regione, infine, non guarda soltanto agli interessi di alcune categorie particolari, ma a quelli di tutti i cittadini, pertanto, è necessario fare una sintesi, che tenga conto di tutti gli interessi, la politica non può essere serva di interessi particolari bensì di quelli generali.

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