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martedì 26 gennaio 2010

La Pilkington risponde ai sindacati e conferma il ruolo chiave dello stabilimento di San Salvo

Erano stati i rappresentanti delle sigle sindacati a pungolare, in più riprese, i vertici della Pilkington di San Salvo manifestando seria preoccupazione su possibili tagli occupazionali. Non si è fatta attendere la replica, pacata ma incisiva, della Nippon Sheet Glass, azionista dell’azienda, che ha smentito le voci che parlavano di un possibile trasferimento della produzione nei Paesi dell’Est.
Al contrario - si legge in una nota della NSG - nel corso del 2009 il Gruppo ha privilegiato i siti di San Salvo rispetto ad altri stabilimenti europei meno flessibili e competitivi, spostando qui diverse produzioni, dopo averne fermato le linee. Conseguenza tangibile di questo è stato anche l’avvio a pieno regime della Società Primo ed il potenziamento della Società Bravo che, nel corso dell’anno, hanno quasi raddoppiato il proprio organico. Inoltre a San Salvo sono stati fatti, e sono programmati per il 2010, importanti investimenti su nuove linee di produzione. Questi investimenti si aggiungono alla recente acquisizione di una cava di sabbia ed ai due Float rifatti due anni fa; investimenti questi che assicureranno materia prima a costi competitivi nel lungo periodo. A San Salvo, inoltre, saranno sviluppati durante il 2010 oltre 120 nuovi modelli. Il Gruppo NSG ha posto gli stabilimenti di San Salvo nelle migliori condizioni per poter fronteggiare i periodi di crisi; è necessario però continuare a lavorare in sicurezza, qualità, flessibilità ed attenzione ai costi. Sicuramente il mercato dell’auto sta vivendo un momento difficile ed incerto e non escludiamo diminuzioni della domanda legate esclusivamente alle particolari condizioni di mercato. L’Azienda, come di consueto, informerà le Organizzazioni Sindacali e la RSU sui prossimi programmi, non appena definiti, al fine di valutarli congiuntamente.

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