Sono ripresi i lavori di recupero e valorizzazione del patrimonio archeologico della città di San Salvo ed in particolare dell’area dove è situato il mosaico romano.
Lo hanno annunciato il sindaco Gabriele Marchese e l’assessore alla cultura Mauro Naccarella.
I lavori che si stanno conducendo in questi giorni sono condotti dagli archeologici della Coop. Parsifal per conto della Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo in collaborazione col Comune di San Salvo e mirano a determinare una cronologia più puntuale rispetto all’epoca individuata nel 4° sec. d.c. relativa alla frequentazione dell’ambiente che contiene la pavimentazione musiva.
In particolare, una restauratrice della Soprintendenza sta procedendo alla pulitura della porzione Nord/Est del mosaico sia al fine di rendere fruibile al meglio il tappeto ai visitatori sia per approfondire lo studio relativo alla tipologia dei materiali utilizzati nella realizzazione del manufatto.
Nel corso dei lavori sono state rinvenute due sepolture, prive di corredo, sulla pavimentazione musiva. Si tratta di tombe coeve alle altre indagate fin’ora all’interno dell’area del Quadrilatero e precedono l’insediamento dell’Abbazia cistercense nello stesso luogo.
Al termine dei lavori saranno presentati i nuovi dati ed informazioni relativi alle modalità di edificazione degli edifici romani e al successivo insediamento monastico.
Lo hanno annunciato il sindaco Gabriele Marchese e l’assessore alla cultura Mauro Naccarella.
I lavori che si stanno conducendo in questi giorni sono condotti dagli archeologici della Coop. Parsifal per conto della Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo in collaborazione col Comune di San Salvo e mirano a determinare una cronologia più puntuale rispetto all’epoca individuata nel 4° sec. d.c. relativa alla frequentazione dell’ambiente che contiene la pavimentazione musiva.
In particolare, una restauratrice della Soprintendenza sta procedendo alla pulitura della porzione Nord/Est del mosaico sia al fine di rendere fruibile al meglio il tappeto ai visitatori sia per approfondire lo studio relativo alla tipologia dei materiali utilizzati nella realizzazione del manufatto.
Nel corso dei lavori sono state rinvenute due sepolture, prive di corredo, sulla pavimentazione musiva. Si tratta di tombe coeve alle altre indagate fin’ora all’interno dell’area del Quadrilatero e precedono l’insediamento dell’Abbazia cistercense nello stesso luogo.
Al termine dei lavori saranno presentati i nuovi dati ed informazioni relativi alle modalità di edificazione degli edifici romani e al successivo insediamento monastico.
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