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giovedì 26 febbraio 2009

Vasto: il sindaco Lapenna scrive a Chiodi in merito alla legge sul Demanio Marittimo

Il sindaco di Vasto Luciano Lapenna, in seguito ad un'iniziativa sostenuta da un'associazione di balneatori in merito alla modifica della Legge Regionale sul Demanio Marittimo, ha inviato una lettera indirizzata ai consiglieri Regionali del Vastese, ai capogruppi Regionali ed al Presidente Chiodi. Di seguito riportiamo il testo della lettera: "Egregio Presidente Chiodi, da qualche settimana una associazione di balneatori si è fatta promotrice di incontri con i Consiglieri Regionali di maggioranza del territorio del Vastese per proporre, in tempi brevi, la modifica della Legge Regionale sul Demanio Marittimo. Senza voler ledere l'autonomia del Consiglio Regionale e quindi la legittimità a modificare una legge approvata nella precedente legislatura con voto unanime e consenso delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, come sindaco di una città della costa con 12 Km di spiaggia fruibile, mi permetto richiamare la sua attenzione e quella dei consiglieri regionali sul fatto che l'obbligo di lasciare un corridoio tra stabilimenti balneari è a tutela dei cittadini per il libero accesso al mare, nonché per consentire ai mezzi di soccorso di poter liberamente arrivare all'arenile in caso di urgenza, tale disposizione è del legislatore nazionale.Le leggi nazionali e regionali hanno trasferito ai comuni la competenza in materia demaniale, rimandando al piano spiaggia di regolamentare le disposizioni e competenze.Tutte le Sentenze emanate in questi anni, hanno ribadito la validità di tale impostazione normativa, ed in ogni ordine e grado, è stato riconfermato il diritto di godimento pubblico –collettivo, rispetto all'interesse del singolo concessionario che non è proprietario dell'area dello stabilimento. Il Comune di Vasto, al pari di altri Municipi ha avviato un percorso che ha acconsentito di regolarizzare oltre l'80% delle concessioni. Per altri l'iter di rilascio è alla fase finale mentre poche unità contestano il P.D.M. ed invocano la modifica della legge.Sono certo che a prevalere dovranno essere gli interessi collettivi e della stragrande maggioranza degli operatori balneari della nostra Regione che condividono l'attuale P.D.M.La prego di voler tener conto della presente adoperandosi, in caso di modifica della legge, ad ascoltare le richieste dei Sindaci."

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