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mercoledì 28 ottobre 2009

Le Forze dell'ordine in piazza contro i tagli: contestato il Ministro Brunetta

Sono 35mila gli uomini delle forze di polizia, provenienti da tutta Italia, che hanno manifestato a Roma contro la mancanza risorse, mezzi e infrastrutture da parte del governo Berlusconi. Sono le stime dell'Osapp, uno dei sindacati oggi in piazza, assieme ad altre sigle della polizia e del corpo forestale. Durante il corteo per il centro storico di Roma, partito alle dieci da piazza Bocca della Verità e conclusosi a piazza Navona, i manifestanti hanno fatto una sosta in Corso Vittorio Emanuele davanti al dipartimento della funzione pubblica e lì sono partite frasi di contestazione contro il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.
"Meglio panzoni che coglioni", recitava una maglietta ideata per l'occasione e indossata dal sindacato Coisp: chiaro riferimento alle frasi del ministro Brunetta "che aveva dichiarato che 'non è facile mandare i poliziotti sulla strada perché ci sono troppi panzoni che hanno fatto i passacarte tutta la vita, in strada se li mangiano".Il Coisp "per primo e da subito ha denunciato - si legge in una nota - la scelleratezza della politica governativa sulla sicurezza e l'arroganza degli atteggiamenti che i ministri come Brunetta, o per altri versi La Russa, dimostrano quotidianamente nei confronti dei poliziotti italiani". Nel mirino dei manifestanti anche le ronde per la sicurezza del ministro dell'Interno Roberto Maroni.
Dal mondo politico diversi i commenti. "La sicurezza non si fa con le ronde, ma con i poliziotti. E' ora che il governo venga in Parlamento per dare risposte serie su questo tema", dice il neosegretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani, presente a piazza Navona, dove si è concluso il corteo. "Sono venuto a portare la solidarietà ai poliziotti - dice Bersani - in questi mesi girando l'Italia ho trovato operatori di polizia che lamentano una situazione pessima, con un disagio enorme. A queste persone bisogna dare qualcosa di serio, risorse concrete". Bersani ha poi criticato l'idea del governo di trovare i fondi per le forze dell'ordine dai proventi dello scudo fiscale: "Non si possono prendere i soldi dai condoni, non si paga la legalità con l'illegalità".
Per il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, anch'egli presente, "siamo qui per informare i cittadini italiani che se anche le forze di polizia sono costrette a scendere in strada per far valere i loro diritti per servire il paese, allora vuol dire che siamo veramente alla vigilia di uno sfascio".

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